Le startup innovative in Italia censite dall’ultima Relazione Annuale sul tema del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (2023) erano 14.264 alla chiusura del 2022. Il documento sottolinea come le startup (e le PMI) innovative rappresentino “la linfa vitale per lo sviluppo di un’economia moderna e dinamica” e svolgano “un ruolo catalizzatore ai fini di una crescita sostenibile e orientata al futuro”.
Per questo motivo esistono numerosi incentivi alla creazione di startup e sostegni per la loro crescita, che hanno portato a delineare, nel nostro Paese, un ecosistema startup molto ricco, seppure dalle fortune alterne. Ma se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, partiamo dalle basi per chiarire tutto ciò che devi sapere prima di lanciare una startup innovativa in Italia.
Definizione di startup innovative in Italia
Abbiamo dedicato un articolo ad hoc a spiegare cosa si intende per impresa innovativa, parlando sia di startup sia di PMI: qui riprendiamo brevemente la sola definizione di startup innovativa in Italia.
Il Ministero delle Imprese la descrive come “un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita”. Il concetto è entrato nella legislazione italiana con il D.L. 179/2012, che ha stabilito requisiti e misure di sostegno specifiche.
Ecco i requisiti oggettivi che un’impresa deve possedere per rientrare nello status di startup innovativa.
- Impresa costituita da non più di 5 anni
- Residenza in Italia o in un Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
- Fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
- Impresa non quotata
- Nessuna distribuzione degli utili
- Oggetto sociale esclusivo o prevalente è lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
- Impresa non risultante da fusioni, scissioni o cessioni di rami di altre aziende.
Va rispettato, inoltre, almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi.
- Spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% della voce maggiore tra costo e valore totale della produzione
- Personale altamente qualificato (almeno 1/3 di dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale)
- Titolarità o licenza di almeno un brevetto o titolarità di un software registrato.
Il possesso dei requisiti viene dichiarato tramite un’autocertificazione del legale rappresentante dell’aspirante startup innovativa, ma ovviamente vengono svolte delle verifiche che prevedono sanzioni e l’immediato decadimento dei benefici in caso di dichiarazioni mendaci.
È importante ricordare che i requisiti vanno mantenuti per l’intero periodo in cui si intende restare nella sezione startup innovative del Registro Imprese e vanno quindi confermati e aggiornati ogni anno tramite una Dichiarazione annuale di mantenimento dei requisiti da inviare per via telematica tramite l’apposito portale del Registro. Lo status di startup innovativa dopo i 5 anni di età dell’azienda decade in ogni caso, ma si può accedere a quello di PMI innovativa.
La procedura pratica
Per aprire una startup innovativa in Italia è necessario seguire alcuni step pratici obbligatori, dopo aver verificato il possesso dei requisiti:
- costituire una società presso un notaio (si può fare anche tramite videochiamata) scegliendo la forma giuridica più conveniente per le esigenze specifiche della propria attività (srl e sas sono le più comuni per le startup) e redigendo l’atto costitutivo e lo statuto societario;
- dichiarare l’inizio attività presso l’Agenzia delle Entrate;
- richiedere l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative.
Se l’azienda è già esistente, può procedere direttamente con la verifica e l’autodichiarazione dei requisiti per poi richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle startup innovative.
Le agevolazioni per le startup innovative in Italia
Una delle prime difficoltà di lanciare una startup è trovare le risorse economiche per sostenere i costi burocratici e amministrativi e le attività di ricerca, studio e test di mercato preliminari, ma anche le prime fasi della produzione e del lancio sul mercato del prodotto o servizio proposto. Per questo è fondamentale conoscere tutte le agevolazioni e gli incentivi a disposizione, in modo da non perdere nessuna opportunità e partire in modo efficiente.
Ne elenchiamo alcuni e rimandiamo al sito ministeriale per la lista completa.
- Incentivi fiscali all’investimento nel capitale di startup innovative (anche tramite l’equity crowdfunding), con una deduzione o detrazione dal 30% al 50% dell’investimento
- Esonero da diritti camerali e imposte di bollo
- Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
- Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
- Finanziamenti agevolati dello sportello Smart&Start Italia
- Credito d’imposta in ricerca e sviluppo
- Accesso semplificato al Fondo di Garanzia statale.
Le misure cambiano ogni anno attraverso decreti e leggi di Bilancio, quindi è fondamentale restare aggiornati su novità, modalità, quantità di risorse disponibili, requisiti e scadenze. Chi vuole lanciare una startup innovativa può trovare molto utile avere il supporto di un commercialista o un legale esperto dell’argomento e stendere una roadmap completa di piano di finanziamento per le prime fasi.
Ricordiamo infine che per avviare una startup innovativa può essere utile anche il supporto degli incubatori per startup.
Stai lanciando la tua startup innovativa e ti servono capitali? Fissa una call con il nostro team e scopri le tue opzioni!