Quando si investe in equity crowdfunding si può scegliere tra due modalità di intestazione delle quote sottoscritte:
- con la modalità di investimento ordinaria, le quote vengono intestate direttamente all’investitore che le acquista;
- con il regime alternativo di intestazione delle quote, invece, le quote vengono intestate a nome di un intermediario abilitato per conto dell’investitore che le acquista.
La scelta tra le due modalità può influenzare costi, flessibilità e facilità di gestione del proprio investimento. Scopriamo nel dettaglio come funziona il regime alternativo di intestazione delle quote per capire quando può essere utile prediligerlo.
Cos’è il Regime alternativo di intestazione delle quote?
Il regime alternativo, regolato dall’articolo 100-ter, comma 2-bis del Testo Unico della Finanza (TUF), consente di acquistare le quote societarie di una srl e di intestarle per il tramite di un intermediario autorizzato. L’intermediario appare come titolare delle quote nei registri ufficiali e compare nella visura camerale, ma l’investitore rimane il proprietario effettivo e beneficia di tutti i diritti economici e patrimoniali associati all’investimento.
Questa modalità, nota anche come “rubricazione”, è alternativa al regime ordinario, che richiede di intestare le quote direttamente a nome dell’investitore, che risulterà nella visura camerale della società e questo determinerà costi e procedure più complesse per eventuali trasferimenti successivi. Ma approfondiamo meglio i vantaggi del regime alternativo di intestazione delle quote.
Perché scegliere il Regime alternativo
I motivi per scegliere il regime alternativo di intestazione delle quote risiedono nei seguenti vantaggi:
- Risparmio: non è necessario ricorrere a un notaio o a un commercialista per trasferire le quote a un acquirente terzo, eliminando così le relative spese amministrative.
- Flessibilità e Rapidità: eventuali trasferimenti delle quote dal titolare a un acquirente sono gestiti direttamente dall’intermediario in modo immediato e non richiedono di incaricarsi di lunghe procedure burocratiche.
- Anonimato: l’investitore non appare nei registri pubblici come socio, una caratteristica che può essere interessante per motivi di privacy.
- Continuità dei benefici fiscali: nonostante l’intermediazione, l’investitore mantiene il diritto alle agevolazioni fiscali per investimenti in startup e PMI innovative.
Come funziona?
Al momento della sottoscrizione di un investimento, l’investitore può scegliere tra regime ordinario e regime alternativo. Se sceglie quest’ultimo, deve aprire un conto presso l’intermediario autorizzato: nel caso di Opstart, l’intermediario è Directa SIM. Le quote acquistate verranno registrate su questo conto e l’investitore riceverà un certificato di titolarità della quota.
L’apertura del conto si può fare online, ha un costo di 15 euro per le persone fisiche e di 80 euro per le persone giuridiche. Per ogni investimento è previsto un costo di gestione di 30 euro, ma non ci sono spese annuali per mantenere il conto attivo. Se si è già in possesso di un conto presso la società di intermediazione mobiliare coinvolta, si può utilizzare il conto già attivo.
Attenzione: l’apertura del conto Directa SIM non va fatta necessariamente in fase di investimento, ma deve essere perfezionata entro 15 giorni dalla conclusione della campagna di equity crowdfunding oggetto dell’investimento, altrimenti scatterà automaticamente il regime ordinario.
Se le quote devono essere trasferite, sia il venditore che l’acquirente devono avere un conto con lo stesso intermediario per completare l’operazione senza ulteriori costi.
Quando si può scegliere il Regime Alternativo di intestazione delle quote?
Il regime alternativo è un’opzione disponibile per tutti gli investitori (persone fisiche e persone giuridiche) nelle campagne di equity crowdfunding di aziende srl aderenti a questa possibilità. In fase di sottoscrizione dell’investimento, quindi, occorre verificare che la società offerente abbia aderito al regime alternativo di intestazione delle quote.
Questa modalità non è invece disponibile per investimenti in società per azioni, che ricadono obbligatoriamente nel regime ordinario.
Il regime alternativo, quindi, rappresenta una soluzione strategica per ottimizzare i costi e la gestione degli investimenti in equity crowdfunding. Valutarne l’utilizzo può fare la differenza per chi cerca di massimizzare il ritorno sull’investimento e semplificare le procedure amministrative: puoi approfondire il tema e trovare le indicazioni pratiche qui.
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