Una campagna di equity crowdfunding per gli investitori è l’occasione di entrare a far parte di progetti imprenditoriali ad alto potenziale, con la prospettiva di ottenere un guadagno dalla crescita dell’azienda nel tempo. Le due principali modalità di guadagno possibili per un investimento in equity crowdfunding sono exit strategy e profit strategy: oggi vediamo un esempio del secondo caso con Green Energy Sharing, una società che ha fatto due campagne di equity crowdfunding e ora sta distribuendo gli utili agli investitori della prima.
A raccontarci il percorso dell’azienda dalle campagne di crowdfunding alla profit strategy sono i founder Carlo Alfano e Johnny Lodo.
Contestualizziamo per chi non si ricorda di voi: come nasce Green Energy Sharing (altrimenti nota come GES) e come sono andate le due campagne di equity crowdfunding?
Green Energy Sharing (GES) è nata con l’obiettivo di permettere a chiunque di investire nelle energie rinnovabili, offrendo la possibilità di acquistare simbolicamente una quota di impianti di produzione di energia verde. Spesso, per ragioni logistiche o economiche, molte persone non hanno la possibilità di fare questo tipo di investimento. Grazie al crowdfunding, GES ha abbattuto queste barriere, diventando uno dei precursori di questo approccio.
Le due campagne di equity crowdfunding su Opstart sono andate molto bene e ci hanno permesso di acquisire 3 impianti fotovoltaici.
Rendere gli investimenti green accessibili anche ai piccoli investitori grazie al crowdfunding: questo era uno degli obiettivi con cui hanno preso il via le raccolte su Opstart. Possiamo dire che sia raggiunto?
Assolutamente sì. Le nostre campagne hanno permesso a investitori di tutte le dimensioni di partecipare, con quote a partire da 250 euro. Questo ha reso possibile un’ampia partecipazione e ha democratizzato l’accesso agli investimenti nelle energie rinnovabili, mantenendo un ritorno percentuale simile per tutti gli investitori, a prescindere dall’entità del loro investimento.
Quanti impianti fotovoltaici siete riusciti a costruire grazie ai capitali raccolti e perché vi siete orientati proprio verso questa fonte di energia rinnovabile?
Grazie ai capitali raccolti, abbiamo acquisito un impianto fotovoltaico da 100 kWp incentivato dal GSE e due impianti da 1 MW in grid parity. Come soci fondatori, abbiamo anche contribuito con fondi personali e fornendo garanzie bancarie per raggiungere gli obiettivi nell’interesse di tutti i soci. Abbiamo scelto il fotovoltaico per la sua facile gestione e manutenzione, oltre che per la bassa frequenza di guasti.
Quest’anno siete arrivati alla prima distribuzione degli utili, iniziando una vera e propria profit strategy per gli investitori. Come siete arrivati qui?
Raggiungere la prima distribuzione degli utili è stato il nostro obiettivo sin dall’inizio, anche se siamo arrivati un po’ in ritardo rispetto ai piani. Essendo pionieri di questo modello, abbiamo dovuto superare diversi ostacoli, incluso l’impatto della pandemia da COVID-19, che ha generato rallentamenti anche in questo settore.
Abbiamo inoltre ritenuto di scartare decine di impianti da acquisire poiché, in particolar modo con impianti incentivati GSE, occorre prestare molta attenzione affinché la documentazione e tutta la burocrazia relativa siano in ordine, pena decurtamento/annullamento.
Siamo quindi doppiamente soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo dopo tanto lavoro.
Quali sono gli obiettivi per il futuro?
Siamo costantemente alla ricerca di nuove opportunità di investimento nel settore delle energie rinnovabili. Se si presenterà l’opportunità giusta, potremo prevedere di lanciare una nuova campagna di equity crowdfunding per ampliare ulteriormente il numero dei nostri impianti.
Immaginate di parlare a qualcuno che sia alla ricerca di investimenti green… che cosa gli consigliereste di tenere presente nel fare le sue valutazioni?
Consiglieremmo di considerare attentamente la solidità del progetto e la reputazione della società proponente. È importante valutare il tipo di energia rinnovabile in cui si sta investendo e il potenziale di rendimento. Inoltre, tenere d’occhio le tendenze di mercato e le politiche di supporto governative può aiutare a fare scelte più informate.
Quanto pensate siano importanti gli investimenti green basati sul crowdfunding, sulla strada di un futuro più sostenibile?
Gli investimenti green basati sul crowdfunding sono fondamentali per un futuro più sostenibile. Questo modello di finanziamento unisce le forze di molte persone che credono in un progetto, rendendo la sostenibilità una causa condivisa. La nostra iniziativa permette alle persone di sentirsi parte di un cambiamento positivo, ottenendo al contempo dei guadagni economici. Questo tipo di investimenti non solo promuove la diffusione delle energie rinnovabili, ma crea anche una consapevolezza collettiva sull’importanza della sostenibilità.
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