Il Private Debt è una forma di finanziamento alternativa rispetto al canale bancario e ai mercati regolamentati, attraverso la quale le imprese possono richiedere prestiti a investitori privati. Questi ultimi sono solitamente soggetti istituzionali o investitori professionali che costituiscono dei fondi di Private Debt per investire nel debito delle imprese, proprio come i fondi di Private Equity investono nel capitale di rischio. La possibilità è stata estesa anche agli investitori retail, purché rispettino la soglia d’ingresso stabilita per legge a 100.000 euro.
Sotto questo nome, quindi, ricadono tutti gli strumenti di debito sottoscritti attraverso canali extra-bancari, che possono assumere diverse forme, dal prestito diretto ai Minibond ai titoli obbligazionari convertibili.
Come funziona il Private Debt
Un’azienda che ha bisogno di finanziamenti può scegliere, tra i diversi canali a disposizione, di rivolgersi al Private Debt per richiedere un prestito a medio-lungo termine a investitori privati.
Fondi di investimento istituzionali, fondi legati al settore pubblico, fondi di investimento bancari, assicurazioni, casse di previdenza, fondazioni, asset manager di altra natura e investitori individuali sono tutti soggetti che possono erogare prestiti di questo tipo.
Le condizioni del prestito vengono negoziate in modo personalizzato e sono di solito meno stringenti rispetto a quelle imposte dalle banche. In cambio, il tasso di interesse riconosciuto è più alto, quindi l’investimento in Private Debt è mediamente più redditizio rispetto a quello in strumenti obbligazionari tradizionali. Il rischio, parallelamente, è più alto: le società che ricorrono al Private Debt di solito sono quelle che hanno un profilo di rischio troppo elevato per ricevere un prestito da parte delle banche o quelle che hanno necessità di ricevere liquidità in breve tempo e senza eccessive restrizioni o obblighi burocratici.
I vantaggi
Il principale vantaggio del Private Debt per le imprese è che rende più accessibile il capitale rispetto al canale bancario. Questo strumento di debito, infatti, ha acquisito particolare popolarità a partire dagli anni successivi alla crisi finanziaria del 2008, quando le banche hanno iniziato a stringere i cordoni della borsa nei confronti delle imprese più giovani e meno solide. Lo stesso è accaduto con altri canali di finanziamento alternativi, come il crowdfunding.
Gli altri vantaggi del Private Debt sono legati alla flessibilità dello strumento:
- Condizioni del prestito personalizzabili in base alle esigenze della singola azienda
- Tempi di erogazione dei prestiti più rapidi rispetto a quelli delle banche
- Finanziamenti più consistenti e a lungo termine
- Meno obblighi di trasparenza e garanzie
- Disponibilità in momenti di crisi o stress per l’azienda.
Da questo elenco dei vantaggi si può comprendere come mai a ricorrere al Private Debt siano soprattutto le PMI. Dal punto di vista degli investitori, invece, il grande vantaggio è la possibilità di accedere a rendimenti più alti rispetto alla media del mercato obbligazionario.
Il Private Debt in Italia
L’AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt) ha registrato una crescita vertiginosa per il Private Debt dopo la pandemia del 2020, che ha aumentato la necessità di fonti di liquidità alternative delle imprese. Nel 2021 e nel 2022 questo tipo di investimenti hanno superato i 3 miliardi di euro, mentre nel 2023 sono scesi poco al di sotto di questa cifra.
I capitali arrivano principalmente dal settore pubblico, da fondi di investimento istituzionali, fondi legati a banche, fondi pensione e assicurazioni. Gli operatori che effettuano questo tipo di investimenti sono sia domestici sia internazionali, ma questi ultimi svolgono operazioni più consistenti.
La maggior parte delle operazioni sono prestiti diretti con rimborso di tipo amortizing e le aziende beneficiarie hanno sede soprattutto nel Nord Italia e operano in particolare nei settori manufatturiero, dell’energia e delle tecnologie. Gli obiettivi del ricorso al Private Debt sono principalmente tre:
- Rifinanziamento del debito
- Acquisizioni
- Sviluppo.
Il Private Debt, quindi, è un prezioso strumento a supporto dell’economia reale dell’Italia, che è composta soprattutto da piccole e medie imprese che hanno bisogno di diversificare le proprie fonti di finanziamento.
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