La parità di genere passa anche attraverso l’indipendenza finanziaria delle donne, che oggi hanno un’educazione finanziaria mediamente inferiore rispetto agli uomini. Questo si traduce in una minore capacità o possibilità di avere le proprie finanze e gestirle in autonomia, meno accesso all’imprenditoria e in generale meno possibilità di autodeterminazione. Ma le cose stanno cambiando: esistono numerose iniziative sia private sia istituzionali finalizzate a migliorare l’educazione finanziaria femminile e a sostenere l’imprenditoria femminile.
Per saperne di più abbiamo intervistato Veronica Buonocore e Rosy Cosco, rispettivamente la presidente e la vicepresidente di Young Women Network, associazione dedicata al networking, mentoring ed empowerment delle giovani donne. Young Women Network ha l’obiettivo di sostenere le sue associate nel loro percorso di crescita personale e di creare una rete per scambiare idee, esperienze e progettare percorsi comuni.
Iniziamo con un “gioco”: chi sono Rosy Cosco e Veronica Buonocore? Ditecelo con tre aggettivi ciascuna.
Rosy: Pragmatica, collaborativa e visionaria.
Sono pragmatica perché affronto ogni situazione con concretezza e orientamento al risultato; collaborativa perché credo profondamente nel valore del lavoro di squadra e nella forza della condivisione; visionaria perché mi piace guardare oltre, immaginare nuove possibilità e costruire percorsi innovativi per il futuro.
Veronica: Mi definisco sicuramente un’entusiasta perché la passione che metto nei progetti in cui credo è davvero travolgente e contagiosa, e mi piace molto coinvolgere le altre persone nelle mie passioni.
Sono poi una persona estremamente curiosa, affamata d’imparare quanto più possibile, il che mi porta a sperimentare e lasciarmi contaminare dalla realtà che mi circonda.
Infine mi considero molto determinata nel portare a termine gli obiettivi che mi prefiggo, è davvero raro che molli la presa!
Come nasce Young Women Network e qual è l’esigenza che vi ha portate a entrare nell’Associazione?
Rosy: Young Women Network (YWN) nasce con l’obiettivo di creare una rete di supporto per giovani donne professioniste, offrendo uno spazio di crescita, confronto e condivisione di esperienze. Ho scelto di entrare in associazione quando ero ancora una studentessa universitaria, quando sentivo il bisogno di ampliare il mio network e di trovare un contesto di supporto e ispirazione, dove potermi confrontare con altre giovani donne con esperienze simili alle mie.
In quel momento stavo cercando soprattutto uno spazio dove poter condividere sfide, dubbi e ambizioni, e dove prepararmi con maggiore consapevolezza al mondo del lavoro, che per noi donne può essere pieno di insidie e ostacoli. Con il tempo, il mio ruolo all’interno di YWN è cresciuto e si è evoluto. Oggi, come professionista più matura e con un percorso consolidato alle spalle, il mio impegno si è trasformato. Il mio obiettivo è mettere a disposizione delle altre giovani donne la mia esperienza e le mie competenze, per aiutarle a prepararsi e a superare le difficoltà che io stessa ho affrontato all’inizio della mia carriera. Entrare in YWN è stata una scelta che mi ha arricchita personalmente e professionalmente, e oggi sento la responsabilità e il privilegio nel mio ruolo di Consigliera e Vicepresidente di poter restituire parte di quello che ho ricevuto, supportando le nuove generazioni di donne che stanno percorrendo il loro cammino.
Veronica: Young Women Network nasce nel 2012 dall’idea di un gruppo di studentesse universitarie per realizzare uno spazio tra giovani donne in cui conoscersi, confrontarsi e crescere insieme, scambiando esperienze, valori e conoscenze. Io ho conosciuto l’associazione nel 2019 in un momento di profonda crisi professionale, ero alla ricerca di nuovi stimoli al di fuori della mia nicchia lavorativa e in YWN ho trovato subito un ambiente accogliente, stimolante e privo di giudizio, dove ho percepito un forte senso di connessione con le altre ragazze. All’improvviso, non mi sono sentita più sola ad affrontare certe difficoltà ma parte di qualcosa di più grande, una rete di cui ho sentito fortemente il supporto e che mi ha aiutata a superare un momento difficile, dandomi coraggio e aiutandomi a essere più consapevole del mio valore e delle mie capacità. E proprio per questo ho sentito il bisogno di restituire all’associazione, mettendomi in gioco in prima persona come volontaria prima e oggi nel mio ruolo di Presidente.
Quali sono le principali attività di cui vi occupate con YWN e perché una donna dovrebbe entrare nella vostra rete?
Rosy: In YWN ci occupiamo di diverse attività, tutte focalizzate sullo sviluppo di competenze e il supporto tra pari. Organizziamo eventi di formazione (sulle soft e hard skill), corsi di educazione finanziaria, eventi di networking, eventi di sensibilizzazione sulle tematiche di genere e percorsi di mentoring. Nell’ultimo anno, inoltre, abbiamo integrato tra le nostre attività anche la formazione sui temi di genere all’interno delle aziende. Una delle nostre iniziative di punta è sicuramente Inspiring Mentor, il nostro programma di mentoring della durata di 8 mesi che connette giovani professioniste con mentor espert* in vari settori, offrendo una guida preziosa per affrontare le sfide lavorative e personali.
Entrare nella nostra rete significa avere accesso a una comunità dinamica di donne che si supportano a vicenda, condividendo risorse, esperienze e consigli pratici. È un’opportunità per crescere insieme, ottenere visibilità e fare networking in un ambiente sicuro e stimolante.
Veronica: Organizziamo tante iniziative per accrescere l’empowerment femminile e la consapevolezza di sé, dalla formazione sulle soft skill come leadership, public speaking, capacità di negoziare, intelligenza emotiva ai momenti di networking per conoscerci e ampliare la nostra rete. Cerchiamo inoltre di far sentire la nostra voce sui temi della parità di genere attraverso attività di advocacy e di sensibilizzazione. Abbiamo anche un programma di mentoring molto strutturato della durata di 8 mesi, Inspiring Mentor, che ha abbinato oltre 2500 persone in 10 anni… insomma in YWN non ci si annoia di certo!
Entrare nella nostra rete per una giovane donna significa avere accesso a un universo di contatti, competenze e occasioni di crescita difficilmente replicabili altrove, è davvero un’opportunità da non perdere e che può fare la differenza per sé e per la società!
Novembre è il mese dell’educazione finanziaria, una ricorrenza fondamentale perché in Italia c’è ancora troppa disinformazione sulla gestione delle proprie finanze. In YWN c’è anche un percorso legato alla gestione delle proprie finanze, qual è la situazione del gap di genere in questo ambito? E in cosa consiste il vostro “Financial Education Program 4Women”?
Rosy: Il divario di genere in ambito finanziario è ancora una realtà concreta. Spesso le donne sono percepite come meno propense o meno competenti nel gestire le questioni finanziarie, un pregiudizio che, purtroppo, si lega anche agli stereotipi che vedono le donne come meno adatte a percorsi STEM. Questi bias culturali possono condizionare non solo le scelte formative, ma anche la fiducia delle donne nelle proprie capacità di gestire e comprendere tematiche finanziarie.
Il nostro Financial Education Program 4Women nasce proprio con l’obiettivo di abbattere questi stereotipi. Non si tratta solo di fornire strumenti pratici per la gestione delle finanze, ma di generare una maggiore consapevolezza sia finanziaria che comportamentale. Vogliamo dimostrare che le donne possono e devono avvicinarsi con serenità e competenza a temi economici e di investimento. Il programma offre non solo informazioni su budgeting, risparmio e investimenti, ma mette in luce anche il legame tra le scelte finanziarie e i comportamenti, affrontando argomenti di finanza comportamentale insieme a professioniste esperte. Il nostro scopo è quello di rafforzare la consapevolezza delle donne nei confronti delle proprie capacità e opportunità in ambito finanziario, affinché possano prendere decisioni più informate e consapevoli. È un percorso che va oltre l’educazione tecnica e mira a potenziare la fiducia delle donne nelle proprie abilità, superando barriere culturali che le limitano.
Veronica: L’educazione finanziaria è il primo step per costruire la propria indipendenza, oltre a rappresentare uno strumento imprescindibile per raggiungere la parità di genere e un maggiore livello di inclusione nella nostra società. Tuttavia, troppo spesso l’educazione finanziaria delle giovani donne non viene affrontata in modo efficace e, ancora più spesso, la gestione dei risparmi viene delegata ad altre persone in famiglia, o nella coppia. Purtroppo, i dati ci dicono che il gap di genere in Italia è piuttosto grave: solo 1 donna su 3 ha un proprio conto corrente (non cointestato con altr*) e sin dall’infanzia le bambine ricevono paghette inferiori rispetto ai loro coetanei, perché invece di responsabilizzarle la tendenza è quella di comprare loro quello che desiderano. Ma in questo modo non si favorisce la capacità di gestire il denaro e il senso del risparmio, e gli studi ci dicono che questo trattamento differenziato ha delle conseguenze che si ripercuotono anche nell’età adulta. Per questi motivi, è necessario creare maggiore consapevolezza sul tema dell’educazione finanziaria tra le giovani donne, e il nostro Financial Education Program 4Women nasce proprio con questo obiettivo. È un percorso che si articola in 6 moduli online gestiti da professioniste di settore che mira a fornire alle nostre associate una formazione base pratica e teorica, aiutandole a sviluppare le competenze utili a gestire al meglio i propri risparmi e a essere finanziariamente indipendenti.
Qual è il primo consiglio che dareste a chi si approccia per la prima volta alla gestione e all’investimento dei propri risparmi?
Rosy: Il primo consiglio che darei è di informarsi e pianificare. Spesso la gestione dei risparmi può sembrare complessa, ma con la giusta educazione e pianificazione diventa uno strumento di empowerment a tutti gli effetti. È fondamentale acquisire familiarità con i concetti base della finanza personale e stabilire obiettivi chiari a breve, medio e lungo termine. Un altro aspetto cruciale è quello di cominciare a risparmiare anche piccole somme: il tempo è un alleato prezioso negli investimenti. Partire con un approccio graduale permette di acquisire fiducia e costruire solidi strumenti di gestione.
Veronica: Innanzitutto consiglierei di informarsi e formarsi su questi temi, partecipando a formazioni dedicate o leggendo articoli/libri, in modo da avere una preparazione di base che permetta di affidarsi con maggiore tranquillità all’aiuto di professionist* espert*. Credo poi che sia importante avere un approccio graduale all’investimento, iniziando da semplici stratagemmi che ci aiutino a risparmiare quotidianamente per poi arrivare ad avvalersi di strumenti finanziari più complessi.
Secondo voi, cosa manca nel nostro Paese per raggiungere una più omogenea educazione finanziaria – anche in ottica di parità di genere?
Rosy: Nel nostro Paese manca innanzitutto una cultura finanziaria diffusa che parta dall’educazione scolastica e coinvolga tutte le fasce della popolazione. È essenziale che l’educazione finanziaria diventi parte integrante del percorso formativo di ogni individuo, al pari di altre competenze fondamentali, come la matematica, le lingue o la storia. Solo in questo modo si può eliminare quel divario che ancora oggi penalizza soprattutto le donne.
In un’ottica di parità di genere, uno dei principali ostacoli è rappresentato dai bias e dagli stereotipi che vedono le donne come meno competenti in ambito finanziario. Spesso anche noi donne siamo inconsapevolmente “portatrici sane” di questi pregiudizi. È proprio per questo che in Young Women Network abbiamo sviluppato il Financial Education Program 4Women: per permettere alle donne di riconoscere e superare questi stereotipi. Il nostro obiettivo è aiutare le giovani donne, specialmente quelle tra i 25 e i 40 anni, spesso con una formazione umanistica, a sentirsi più sicure e preparate nell’affrontare questioni finanziarie. L’educazione finanziaria in Italia richiede un approccio più inclusivo e mirato.
Veronica: C’è ancora tanta strada da fare!
L’introduzione di nozioni di economia e gestione del denaro già dalla scuola primaria come materie obbligatorie è essenziale per fornire a bambini e bambine almeno le nozioni di base utili per costruirsi un bagaglio di competenze socioeconomiche e di abitudine al risparmio, oltre che per sradicare bias e stereotipi di genere legati al denaro. Per parafrasare un bel libro sul tema dell’economista Azzurra Rinaldi… anche le bambine devono iniziare a parlare di soldi!
Da sempre ci impegniamo per promuovere la parità di genere nel mondo finanziario e non solo. Continua a seguire il nostro blog per non perdere interviste e articoli come questo!