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WEBINAR for CROWD: le campagne di equity crowdfunding in corso su Opstart

Il panorama italiano dei portali autorizzati all’equity crowdfunding è variegato e ancor di più lo è il parterre di società che avviano una raccolta. Proprio per consentire alla nostra community a conoscere meglio i progetti su Opstart, abbiamo organizzato una nuova edizione di WEBINAR for CROWD, appuntamento periodico per raccontare le campagne di equity crowdfunding in corso.

Questa volta sono stati con noi:

Michele Grassi, CEO & Founder di Elements Works (NetH2O)
Antonio Orpheu, CCO di WideExpo
Emilio Sassone, CEO & Senior Partner di MAIN (Management Innovation)

Scopriamo insieme qualche dettaglio in più sulle campagne di equity crowdfunding attive sul nostro sito.

NetH2O: produzione di energia elettrica dal moto ondoso

Elements Works, PMI innovativa, ha lanciato la piattaforma tecnologica NetH2O, che include tecnologie di sensoristica remota avanzata, droni acquatici e componenti chiave di macchine per la produzione di energia elettrica dalle onde marine.
L’ambito della sensoristica remota sta generando un’attenzione crescente, perché è una tecnologia trasversale a molti settori, fondamentale anche per la transizione ecologica e per far fronte al periodo corrente.
La macchina NetH2O per l’estrazione dell’energia dal moto ondoso potrebbe proprio costituire una nuova fonte, alternativa e complementare all’energia solare ed eolica, che richiedono spazi molto vasti e non sempre disponibili. Dalle onde si potrebbe estrarre una quota significativa dell’energia necessaria a livello nazionale, senza impattare sul territorio: la tecnologia per generare l’energia dal moto ondoso non si vede dalla costa o navigando in superficie e si integra con il fondale marino, senza costituire un pericolo.

Le boe sono l’altra tecnologia di punta di NetH2O: i dispositivi di sensoristica remota sono efficienti, a basso costo e facili da usare. Quando si usano? Per esempio, sono impiegabili per le acquacolture in mare aperto. Attualmente il settore non è abituato all’uso di tecnologie così avanzate, ma la comodità è una caratteristica chiave per la diffusione di questa novità: i dati arrivano direttamente dalla boa al cellulare del gestore, semplificandone il lavoro.

Perché un equity crowdfunding? Le ragioni sono due: sviluppare il business e continuare la parte di ricerca e sviluppo, fondamentali in un’azienda che si occupa di tecnologia.

WideExpo: un ponte tra il passato e il futuro del settore fieristico

Antonio Orpheu ci illustra uno dei problemi del settore fieristico tradizionale: il ROI (return on investment) delle fiere tradizionali è diventato sempre più basso, situazione penalizzante soprattutto per chi ha budget limitato, come una startup o una PMI di piccole dimensioni. Nonostante la partecipazione alle fiere sia tra le voci di spesa più alte dell’anno, spesso i visitatori non concretizzano subito gli ordini, ma chiedono campioni e informazioni, per fare un confronto con quelli di altri fornitori e prendere una decisione, a volte dopo mesi.
WideExpo, avvertita questa tematica, nasce per dare una forte risposta: sarà un’azienda di servizi che gestirà la parte virtuale delle fiere ibride e ne organizzerà edizioni al 100% virtuali.

I costi a una fiera tradizionale per una PMI sono mediamente di 30.000 euro, con il rischio di avere pochi contatti e di non rientrare dell’investimento. Il costo della partecipazione a una fiera online organizzata da WideExpo si attesterà attorno ai 3.000 euro. Senza contare il servizio di marketing personalizzato: i contatti che si genereranno saranno tutti in target.
Anche per i visitatori ci sarà una notevole differenza di costi: la partecipazione alle fiere online sarà gratuita.

Insomma, il progetto di WideExpo è innovativo e orientato al futuro del settore fieristico, che ogni anno genera oltre 200 miliardi di fatturato, con più di 32.000 fiere organizzare.

Ricapitoliamo i punti di forza dell’idea:
– Il progetto è scalabile, con un piano che inizia in Italia per poi ampliare a UE e USA in primis;
non c’è oggi un concorrente che offra la stessa cosa e gli stessi servizi;
– WideExpo ha una forte componente green: gli scarti e rifiuti delle fiere tradizionali saranno notevolmente ridotti grazie alla parte digitale, se non del tutto eliminati (es. imballo plastico, moquette), senza contare la riduzione di spostamenti internazionali e delle relative emissioni;
– l’idea è inclusiva: darà la possibilità ad aziende che prima non potevano permettersi le fiere di parteciparvi.

Main: campagne di equity crowdfunding per l’innovazione sostenibile

Management Innovation – abbreviato MAIN – nasce nel 2008 come società di consulenza per l’innovazione per poi diventare nel circa 9 anni dopo una piccola holding di partecipazioni di minoranza in startup innovative, con la partecipazione in primis a Green Energy Storage e Glass to Power.

Il percorso della società prosegue con la creazione di un comitato investimenti, oggi composto da 20 persone, e con l’acquisizione graduale di altre partecipazioni: oggi la società vale 5 milioni di euro, con 15 partecipazioni in diverse società, alcune fondate da MAIN stessa.

Tra queste ad esempio Emilio Sassone Corsi cita:

  • GAIA My friend, sistema per organizzare il guardaroba, pianificando che cosa indossare nelle varie situazioni. Lanciata da una ragazza di 16 anni, oggi la piattaforma ha oltre 30.000 utenti e ha riscosso l’interesse di grandi compagnie di moda;
  • Sidereus Space Dynamics, società che si occupa di tecnologia aerospaziale, fondata da MAIN insieme a Mattia Barbarossa. Quest’ultimo, seppur giovanissimo, ha vinto numerosi premi tra cui uno dall’Agenzia Spaziale Indiana e uno dall’Agenzia Spaziale Europea.
  • Cript Security si occupa di crittografia grazie ad alcuni algoritmi brevettati;
  • Galatea Biotech, che si occupa di bioplastica e biocomponenti (questa società ha fatto l’anno scorso una raccolta di equity crowdfunding su Opstart).

Chi investe oggi in MAIN potrà partecipare ad ulteriori e nuove iniziative di investimento su startup innovative.

Dal 2022 i costi fissi nel bilancio MAIN sono equilibrati dai ricavi e quindi non impattano sulla gestione corrente della società e delle sue partecipate. Ciò lo si è ottenuto trasferendo le attività di gestione delle società direttamente amministrate su MAIN e quindi facendo transitare i relativi fatturati nel bilancio della società stessa. 
Con la collaborazione della Rete di Imprese Impatta di cui l’azienda è socio fondatore, e del partner strategico Impatta4Equity (socio MAIN attraverso un aumento di capitale in Work for Equity), l’azienda ha messo a punto una strategia flessibile di exit da alcune partecipazioni in funzione della valorizzazione e dello stato di maturità delle varie partecipate che consentirà nei prossimi anni la corretta redditività agli investitori, pur considerando sempre le iniziative su cui la società stessa si è particolarmente focalizzata, quasi tutte in una fase iniziale

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