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Early bird e reward: come premiare chi investe in equity crowdfunding

Chi investe in equity crowdfunding non fa soltanto un investimento economico per far fruttare i propri risparmi, fa anche una scommessa sul potenziale di realtà imprenditoriali innovative e spesso giovani. Il ritorno economico di un investimento in crowdfunding, peraltro, è a medio-lungo termine, perché startup e PMI innovative possono richiedere anni per diventare profittevoli e rendere concrete le opportunità di guadagno per gli investitori.

La spinta all’investimento, quindi, comprende necessariamente altre componenti oltre alla valutazione della redditività del progetto. Componenti che sia le imprese sia gli investitori devono conoscere affinché una campagna di equity crowdfunding sia una soddisfazione reciproca.

Perché investire in equity crowdfunding

Abbiamo già trattato diffusamente le motivazioni e i vantaggi per cui un investitore dovrebbe inserire nel proprio portafoglio un investimento in finanza alternativa.

Nel valutare quale progetto in particolare sostenere con il proprio investimento, però, vanno considerati anche fattori più specifici e soggettivi rispetto alle prospettive economiche, alle agevolazioni fiscali e alla diversificazione del portafoglio.

Chi investe in equity crowdfunding ha un impatto concreto sull’economia reale e sostiene l’innovazione. Decidere su quale settore economico-sociale avere un impatto è una scelta importante: ambiti che si conoscono, per professione o per passione, o temi che si sentono particolarmente vicini o si ritengono importanti sono degli ottimi criteri. Sarà più facile, così, seguire le attività dell’impresa di cui si diventa soci e fare davvero parte di qualcosa.

In secondo luogo, partecipare a una campagna di equity crowdfunding significa entrare in contatto diretto con un’azienda, come non succede normalmente acquistando semplicemente delle azioni, ed entrare a far parte di una comunità ristretta: tutto questo determina dei privilegi. Privilegi che sono necessariamente legati all’attività dell’azienda stessa: ecco perché si tende a sostenere società verso cui si nutre un interesse.

Reward: incentivi per chi investe in equity crowdfunding

Gli investitori di una campagna di equity crowdfunding solitamente sono, quindi, persone che hanno già un interesse per l’ambito di riferimento di una società proponente o per il prodotto/servizio che offre. Questo è il target su cui un’azienda deve concentrarsi e per stimolare gli investimenti deve offrire ai potenziali investitori qualcosa che vada oltre la mera e lontana nel tempo prospettiva di remunerazione del capitale. 

È un semplice meccanismo psicologico: le persone sono più invogliate a compiere un’azione se hanno un ritorno di qualche tipo, e quel ritorno non deve essere troppo lontano nel tempo. 

A questo servono i reward: sono dei premi che la società deve strutturare per rendere più attrattiva l’idea dell’investimento. Il nome richiama il reward crowdfunding, e in effetti il concetto è mutuato da lì: in cambio dell’investimento si offre uno sconto sul prodotto/servizio della società, un servizio di consulenza relativo al prodotto/servizio, una personalizzazione, un incontro con il team, la partecipazione a un evento aziendale, l’accesso al “dietro le quinte” dell’impresa. Le declinazioni possono essere infinite. È un modo per incentivare l’investimento in equity crowdfunding e ringraziare subito i sostenitori, alimentando anche il passaparola. 

Attraverso il reward, la partecipazione alla campagna diventa qualcosa di esclusivo, un’occasione che non si ripete.

Early bird: premiare chi investe per primo

In una campagna di equity crowdfunding non è importante solo finalizzare l’investimento, ma anche farlo in un determinato momento.

Per una società che lancia una campagna, infatti, è decisivo ricevere un numero consistente di investimenti già dal primo giorno, in modo da innescare un circolo virtuoso, dimostrare agli indecisi che vale la pena partecipare e avere una pagina di presentazione della campagna allettante. Ecco perché è così importante lavorare per generare pre-commitment prima dell’apertura della campagna.

Gli investitori, quindi, sono incentivati a investire per primi, a essere cioè degli “early bird”: per questo è una strategia utile e diffusa offrire a chi investe nei primi giorni di campagna uno sconto sull’acquisto delle quote, reward più consistenti o esclusivi oppure altri benefici.

Una campagna di equity crowdfunding, dunque, comprende tanti fattori di natura diversa da considerare, sia per la società che la prepara, sia per gli investitori che partecipano.  

Le aziende devono rendersi appetibili su vari fronti, senza pensare che bastino la qualità del progetto o le agevolazioni fiscali: questi elementi sono propri di tante realtà e quindi non distintivi. Gli investitori, dal canto loro, devono valutare tutti i vantaggi di una proposta, senza limitarsi alle quote societarie e alle prospettive di guadagno. 

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