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Investimenti green: volano i progetti sostenibili in crowdfunding

Gli investimenti green sono i nuovi protagonisti del mondo finanziario, soprattutto nell’ambito del crowdfunding. La sostenibilità è uno dei temi più urgenti del nostro tempo ed è legata a doppio filo con l’innovazione, indispensabile per ripensare stili di vita e di produzione nella direzione della salvaguardia del pianeta. Proprio per il suo intrinseco interesse verso l’innovazione, il crowdfunding si è dimostrato uno dei terreni più fertili per lo sviluppo di progetti sostenibili.

Un terreno fertile che ha incontrato l’ampio favore degli investitori, sempre più sensibili alle questioni ambientali, sia per una crescente consapevolezza della loro importanza, sia per le opportunità di guadagno che offrono. 

I due aspetti, d’altra parte, sono connessi in un circolo virtuoso: la consapevolezza generale dell’imprescindibilità di un’azione globale verso la sostenibilità produce necessità di risorse per implementare i progetti green e le trasformazioni richieste oppure imposte dalle istituzioni. Gli investimenti sostenibili, di conseguenza, generano un alto valore. Sono il presente e il futuro, come dimostrano i dati relativi ai fondi ESG. Le aziende, a loro volta, vedono questo trend e sanno che devono assecondarlo per acquisire vantaggio competitivo a medio-lungo termine ed essere attrattive per gli investitori.

Già il report 2022 dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano ha evidenziato come “la crescente attenzione in ambito Environmental, Social e Governance abbia fortemente influenzato il mercato finanziario italiano e globale” e, in particolare, abbia generato un vero e proprio boom del green crowdfunding.

Il concetto di “partecipazione” insito nel crowdfunding, inoltre, si sposa appieno con l’idea che della transizione energetica beneficeranno il pianeta e la collettività, quindi un investimento sostenibile è redditizio due volte. Ecco perché molti progetti di crowdfunding in ambito sostenibilità sono partiti con un focus su territori specifici e hanno coinvolto la comunità di quei territori, spinta a fare qualcosa per se stessa prima ancora che per il pianeta. 

La crescita degli investimenti green in Italia

Il primo settore della sostenibilità a essere introdotto al crowdfunding è stato quello dell’energia, perché questo è il macrotema più ampio e più sentito e riguardo al quale le necessità di rinnovamento sono emerse da decenni. Le tecnologie delle fonti di energia rinnovabile si sono già moltiplicate e perfezionate, e hanno praticamente tutte in comune il fatto di essere molto costose.

Si può quindi parlare di crowdfunding energetico sin dagli albori del crowdfunding stesso, negli anni Dieci del Duemila. Nel 2018, poi, la Commissione Europea ha presentato il Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile che, fra le altre cose, raccomanda di indirizzare i flussi di capitale verso un’economia più sostenibile. Anche questo ha dato molto impulso alle campagne e agli investimenti green nel crowdfunding, sia in modalità lending sia in modalità equity crowdfunding, che hanno avuto un boom evidente dal 2019.

In quell’anno, le campagne di crowdfunding italiane a supporto di progetti di sostenibilità sono raddoppiate rispetto all’anno precedente, e il trend è proseguito in quelli successivi.

Nel 2020 le “campagne sostenibili” sono state 27, nel 2021 sono salite a 34 e il primo semestre del 2022, secondo il report, ha superato lo stesso periodo dell’anno precedente. Il success rate è dell’82,4%, in linea con la media delle altre tipologie di campagne e i temi prevalenti sono quattro: energie rinnovabili, agricoltura sostenibile, smaltimento dei rifiuti e mobilità sostenibile.

Investimenti sostenibili nell’hub Opstart

In attesa del nuovo report del Politecnico con i dati completi sul 2022, l’attività dei portali dell’hub fintech di Opstart conferma la tendenza appena analizzata sugli investimenti sostenibili.

Opstart persegue la linea della sostenibilità in tutti i suoi campi d’azione, dall’organizzazione quotidiana del lavoro alla compensazione delle proprie emissioni di CO2, fino alla selezione dei progetti da ospitare sui propri portali.A questo fa riscontro la preferenza degli investitori, accordata nell’85% dei casi proprio a investimenti green. Nel 2022, il 52% di tutti i capitali raccolti nelle divisioni equity, lending e bond di Opstart era destinato a progetti legati alla sostenibilità. Alcuni di questi si ispirano alle direttive e agli incentivi statali nei confronti di cittadini e imprese finalizzati a sostenere e stimolare la transizione energetica e la riduzione dei consumi e delle emissioni. Un segnale chiaro della direzione che istituzioni, imprese e investitori stanno intraprendendo insieme.

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